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Croce di vetta e cresta di confine (scorri la gallery!)
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Salendo, si apre un bel panorama sulle Dolomiti venete
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Il Gablerhutte con le Odle sullo sfondo
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La capanna a due passi da cima Gabler ed una vista verso est
Alto Adige - Sud Tirol

Monte Gabler

IN BREVE
Partenza: a circa 1600 mslm, lungo la strada del passo delle Erbe, oltre Luson, poco prima del bivio per Funes e della chiusura della strada
Arrivo: vetta del monte Gabler, 2598 mslm
Tempo di percorrenza: 2h45' in salita.
Difficoltà e pericoli: Con le consuete precauzioni, itinerario sostanzialmente sicuro.

La salita alla vetta del monte Gabler per quanto ricca di soddisfazioni richiede abnegazione, tenacia e costanza. L’ascesa, infatti, è assolutamente non banale ed anche una sua descrizione, salvo si voglia partire dalla zona sciistica Plose, risulta particolarmente impegnativa dato che le condizioni della neve possono modificare le tracce da seguire. E' richiesto un po' di senso dell'orientamento.

Un piccolo slargo in corrispondenza di un tornante, un paio di chilometri prima della chiusura della strada diretta al passo delle Erbe, segna l’inizio della ciaspolata che, in questa prima fase, si svolge in modo lineare prendendo quota senza grandi strappi fino alla località Edelweiss.
In questo ampio pianoro soleggiato, al cospetto del Sass de Putia, si taglia in direzione nord seguendo le indicazioni estive per il rifugio Schatzer muovendosi tra radure e boschi di larici.
Giunti in un gruppo di malghe, quando si intravede un profondo avvallamento della montagna verso nord, si abbandona la direzione del rifugio per proseguire verso destra ed intraprendere, per alcune centinaia di metri, il Dolomiten panoramaweg che pare condurre fuori mano, allontanandosi verso est.
Quando si raggiungono due malghe e lo sguardo si apre davvero sulle Dolomiti della val Badia e d’Ampezzo la traccia vira a sinistra, disegnando un vero e proprio tornante, e riprende spazio verso ovest.
A questo punto, affidandosi all’istinto ed alla clemenza delle condizioni meteo, non resta che tagliare il pendio salendo fino alla cresta sommitale da seguire fino alla croce di vetta ed al caratteristico bivacco posto poco più a valle.
In vetta, ma già durante l’ascesa, è incredibile la soddisfazione panoramica: l’intera catena delle Odle chiude il panorama a meridione e s’intravedono soltanto le vette che cingono l’Alpe di Siusi. Il Sass de Putia domina l’intera ciaspolata ed annuncia le Dolomiti che segnano il confine tra val Badia ed Ampezzano. A nord si ammira l’intera cresta confinale mentre a sud ovest si arrivano a scorgere le Dolomiti di Brenta ed i ghiacciai del gruppo Adamello – Presanella.
La discesa avviene seguendo la traccia di salita, ritagliandosi lo spazio per divertenti digressioni in neve fresca.

ciaspole monte gabler

Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).


SUL WEB
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