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Le Tre Cime di Lavaredo, un profilo unico al mondo (scorri la gallery!)
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Addentrandosi in val Fiscalina
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In marcia verso il rifugio Locatelli (chiuso in inverno)
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Si ciaspola. A sinistra, in fondo, la torre di Toblin
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Torre di Toblin dalla vetta del Sasso di Sesto
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Profili dolomitici salendo nella valle di Sassovecchio
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Torre di Toblin dal Sasso di Sesto
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Ammirando le Dolomiti
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Ai piedi della Torre di Toblin, quasi in vetta al Sasso di Sesto
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Monte Paterno
Alto Adige - Sud Tirol

Alle Tre Cime di Lavaredo

IN BREVE
Partenza: piano Fiscalino, 1450 mslm
Arrivo: Sasso di Sesto, 2539 mslm, o appena sotto, rifugio Locatelli, 2450 mslm (chiuso d'inverno)
Tempo di percorrenza: in mezz'ora al rifugio di Fondovalle; in 2h30'-3h al rifugio Locatelli o al Sasso di Sesto.
Difficoltà e pericoli: Poche preoccupazioni fino al rifugio di Fondovalle. Più attenzione va posta nell'attraversamento della valle di Sasso Vecchio ed anche oltre: dai pendii superiori potrebbero scendere scariche di neve fresca. Consultare i bollettini e chiedere informazioni alle locali guide alpine.
Con i bambini ci si può limitare a fare su e giù per il piano Fiscalino: lo scenario è grandioso, i rifugi sono aperti e l'abbondanza di neve fresca dovrebbe garantire divertimento e, per chi sa già camminare bene, anche l'opportunità di provare le ciaspole per la prima volta!


Si parte dal parcheggio a pagamento nei pressi dell'Hotel Dolomiti (località Piano Fiscalino, 1450 mslm), nel cuore della val Fiscalina, laterale che si addentra verso le Dolomiti nei pressi di Moso (Sesto Pusteria). Qui, di solito, si calzano le ciaspole e si percorre l'ampia traccia forestale che si insinua nella vallata, a due passi dall'anello per lo sci di fondo. Possibile un taglio nel bosco, lungo una traccia più stretta e diretta, da individuare a seconda dell'innevamento.
Giunti al rifugio di Fondovalle (1540 mslm) si inizia a salire ricalcando la passeggiata estiva: gli scialpinisti, invece, preferiscono spesso il pendio in destra orografica (a sinistra salendo), per poi ricongiungersi con gli escursionisti più a monte.
Le indicazioni (segnavia 102) mostrano la via verso il rifugio Locatelli, posto qualche decina di metri sotto la meta della ciaspolata, il Sasso di Sesto (2539 mslm).
Come detto, si tratta di un percorso battuto da sci alpinisti e ciaspolatori, quindi non dovrebbe essere difficile trovare una traccia ben mercata: attenzione a seguire la più ampia via di salita, ignorando le deviazioni che - come detto - di solito sono frequentate dagli scialpinisti.
Ad ogni modo, lasciato alle spalle lo splendido bosco di conifere del fondovalle, soleggiato ed aperto, ci si addentra nella stretta valle di Sasso Vecchio stando sempre sulla sinistra orografica, più sicura.
Si risalgono principalmente due ripide balze rocciose: la prima, più severa e spesso in ombra, eleva di svariate decine di metri; la seconda più breve e soleggiata supera un minor dislivello e smorza le sue pendenze progressivamente, introducendo, infine, ad un altopiano posto intorno ai 2400 metri di quota.
Tra i due tratti in severa salita si ha il tempo per tirare il fiato per qualche minuto, salendo su pendenze più moderate, in piena contemplazione delle pareti dolomitiche che avvolgono l'itinerario. 
Inutile descrivere il crescendo di panorami di cui si gode soprattutto usciti dal bosco. Superati gli ultimi dislivelli zig-zagando nella neve fresca si raggiunge - come anticipato - uno spettacolare pianoro d'alta quota dove la neve nasconde un paio di laghetti: poco più avanti, il rifugio Locatelli marca il passo di Toblin mentre la vicina torre di Toblin domina il panorama.
Pian piano spuntano le sagome delle Tre Cime di Lavaredo: giunti a due passi dal rifugio, non lo si raggiunge ma si piega a destra e si risale il pendio che porta in vetta al Sasso di Sesto. Grandioso lo scenario che si presenta: vista a 360 gradi, ogni direzione emoziona e fissa nella memoria vedute indimenticabili.
Attenzione: la salita al Sasso di Sesto, nel suo finale, avviene su un pendio non difficile ma nemmeno banale con una sottile cresta finale in cui sono richiesti piede fermo, attenzione ed assenza di vertigini.
La discesa avviene sull'itinerario di salita.

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da 58 Dolomiti di Sesto), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).

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SUI LIBRI
Questo percorso è uno dei trentatré itinerari più belli delle Alpi proposti dal libro "Ciaspole! L'inverno in neve fresca", disponibile cliccando sul sito www.vividolomiti.it oppure in libreria. Non solo foto ed itinerari ma anche la possibilità di dialogare con l'autore per dettagli e curiosità sui percorsi proposti.

SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare la val Pusteria ed i suoi dintorni.
- pedalate in alta Pusteria;
- foto informazioni curiosità su Dobbiaco, San Candido, Sesto e le Tre Cime di Lavaredo;
- passeggiate in montagna tra Tre Cime di Lavaredo, Tre Scarperi e non solo

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