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Verso le vette più alte del gruppo dell'Adamello
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Concarena, alla mattina presto
Lombardia

Rifugio Prudenzini

IN BREVE
Partenza: Saviore dell'Adamello, 1210 mslm
Arrivo: lago di Macesso, 2075 mslm, oppure lago di Salarno, 2200 mslm, oppure, infine, rifugio Prudenzini (2235 mslm), generalmente chiuso in inverno (tel. 0364/634578)
Difficoltà e pericoli: Possibili scariche lungo i pendii occidentali: evitare se i bollettini valanghe non fugano completamente i rischi di scariche spontanee. Punti critici particolari già alla partenza, sopra l'Albergo Stella Alpina, e poi costeggiando i laghi.
Tempi di percorrenza indicativi: da Saviore a Fabrezza circa 45' di strada pianeggiante; da Fabrezza alla prima diga circa un'ora ed un'ulteriore mezz'ora abbondante per raggiungere la seconda diga. Il tempo necessario per arrivare infine al rifugio Prudenzini, in leggero falsopiano, varia a seconda delle condizioni della neve e della presenza di una traccia marcata.

Addentrarsi, spesso solitari, in un'ampia valle soleggiata che si spinge sino alle soglie dei ghiacciai perenni del gruppo dell'Adamello. Ammirare cime alte oltre tremila metri senza superare difficoltà tecniche (salvo il tratto finale verso il Prudenzini) o tratti particolarmente ripidi. Questo è quanto offre una ciaspolata in val Salarno, una laterale della val Camonica.

Partenza dell'itinerario è Saviore dell'Adamello, 1210 mslm (indicazioni in loco per malga Fabrezza e rifugio Prudenzini).
Si percorre a piedi anche la strada forestale asfaltata (spesso innevata durante l'inverno) che conduce in poco meno di quattro chilometri al rifugio Fabrezza.
Da qui inizia la vera salita. Si percorre una ripida mulattiera che, costruita a servizio delle opere idroelettriche di Salarno e Macesso, risale con pendenze regolari il primo "gradone" glaciale. Attenzione alla possibilità di incontrare tratti ghiacciati e pertanto insidiosi, oltre, come anticipato, al pericolo di scariche spontanee.
Giunti nei pressi della diga di Macesso (uno sbarramento quasi impercettibile) si esce dal bosco ed i panorami si ampliano: non più solo l'imponente mole della Concarena alle proprie spalle, sull'altro versante della val Camonica, ma anche le cime più occidentali del gruppo dell'Adamello verso nord e verso est.
Dopo aver costeggiato per alcuni minuti il bacino di Macesso (ripetiamo: attenzione al pericolo di scariche sulla destra orografica), la traccia, su pendenze più impegnative, colma il dislivello che separa dall'altro bacino artificiale, chiuso da uno sbarramento decisamente più evidente, a 2200 metri di altitudine (lago di Salarno).
Proseguendo oltre si può seguire il sentiero estivo per un tratto poi sarà spesso necessario "inventarsi" un percorso nella neve fresca prestando estrema attenzione ad evitare le insidie nascoste dalla neve, che copre una pietraia.
Il lago di Salarno può considerarsi dunque un valido punto di arrivo per chi, inesperto, non voglia rischiare il proseguimento sino al rifugio Prudenzini.
Si ripete per l'ultima volta: attenzione alla possibilità di valanghe una volta usciti dal limite del bosco, alcune scariche possono raggiungere le rive dei due laghi.

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K71 - Adamello La Presanella), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).


SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
La val Camonica ed i suoi dintorni si raggiungono cliccando questi link (aprono una nuova finestra del tuo browser):
- pedalate in val Camonica;
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