Rifugio Roda di Vael

IN BREVE
Partenza: passo Costalunga, 1750 mslm
Arrivo: rifugio Roda di Vael, 2100 mslm (tel. 0462/764450, generalmente chiuso in inverno)
Tempi di percorrenza: due ore circa, in salita
Difficoltà e pericoli: attenzione in particolare alla seconda parte della ciaspolata ed in caso di abbondanti nevicate evitare l'intero percorso per possibili distacchi spontanei ed insidiosi traversi. Eventualmente chiedere alle guide alpine della val di Fassa la condizione dei pendii nevosi attorno alla traccia oppure seguire le pagine social del rifugio che saltuariamente informano circa la situazione dei percorsi.
Da evitare con i bambini, soprattutto la seconda parte.

Ciaspolata particolare, quella al Roda di Vael. Si arriva infatti al cospetto di imponenti pareti dolomitiche dopo un percorso non troppo impegnativo ma con qualche tratto impegnativo nel finale.
La partenza più consueta è al passo di Costalunga, a poco più di 1750 mslm. Tra auto ed impianti di risalita si prende la traccia 548 che allontana in fretta dal caos del valico e permette di addentrarsi nel bosco. Sale dapprima su pendenze modeste poi s’impenna fino ad una baita che punteggia un’ampia radura: è il primo impatto con un vasto panorama verso la Marmolada ed il gruppo del Sella mentre alle spalle, in ombra, si staglia nel cielo il Latemar.
La traccia ora si stringe e ricalca un sentiero estivo, non più una mulattiera. Da valutare con attenzione, dunque, i traversi ed i passaggi più esposti soprattutto quasi giunti al rifugio: in caso di pericolo, assenza di una traccia da seguire (chi non conosce la zona non può orientarsi oltre senza una traccia guida) o incertezza sulle condizioni del manto nevoso è meglio rinunciare e godersi in relax i panorami, comunque splendidi, già conquistati.
In condizioni di sicurezza, invece, si può procedere fino ai 2245 mslm del rifugio Roda di Vael.

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SUL WEB
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