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Montespluga e la val Loga

Potremmo parafrase la celebre canzone di Adriano Celentano per raccontare la nostra idea di andare a Montespluga ad esplorare la famosa (nel settore) val Loga.

Proprio così. In questo inverno figlio del global warming, caratterizzato da incursioni di aria africana e venti caldi, la neve si sta facendo sempre più desiderare e le poche nevicate sono state rese vane dalle temperature incredibili registrate tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.

Si salvano alcune località, prossime alla cresta di confine, come Livigno, la Valle Aurina, alcuni angoli del Piemonte e della Valle d'Aosta settentrionali ed, appunto, Montespluga.

Abbiamo trovato la ciaspolata in Val Loga estremamente appagante sia dal punto di vista del panorama sia da quello del divertimento, assaggiando varie tipologie di neve che hanno consentito una salita sfidante ed una discesa divertente.

I dettagli della ciaspolata in val Loga, da Montespluga, cliccando questo link: www.ciaspole.net/itinerari1/lombardia/ciaspole-valloga.htm

Due parole su Montespluga, il paese italiano più lontano da qualsiasi mare, nell'estremo nord della Lombardia, appena a valle del passo dello Spluga, confine con la Svizzera.
Montespluga si trova a 1900 mslm di quota, circa, a monte dell'omonimo lago artificiale, realizzato negli anni Trenta mediante una diga di sbarramento a valle del paese. Su Montespluga convergono la val Loga e la val Spluga: a breve distanza dal paese si trova il passo dello Spluga, 2117 mslm, anch'esso raggiungibile - se le condizioni lo consentono - con le ciaspole. 
Il paese ha un'antica origine legata all'agricoltura ed all'allevamento (anche oggi diversi pastori ed allevatori salgono qui dal fondovalle) ma si è sviluppato in particolare come posto doganale, accogliendo quindi militari e commercianti oltre - nel Novecento - agli operai ed ai tecnici impegnati nella costruzione e poi nella gestione della diga. Si provò anche a realizzare impianti di risalita ma la posizione così isolata e la concorrenza di Madesimo fecero fallire il progetto in breve tempo.
La posizione di Montespluga consente alla località di godere di un innevamento superiore alla media delle Alpi ma può portare all'isolamento dal fondovalle in quanto in presenza di neve o vento la strada viene chiusa. In condizioni normali, peraltro, è prevista una chiusura serale della stessa.
In tempi recentissimi, a Montespluga è partito il progetto Homeland di cui parleremo prossimamente con un post nella nostra sezione Blog.

Qualche curiosità dai tempi che furono. I pannelli informativi in paese raccontano così:
"La località fu nota fino agli inizi del XIX secolo come «Ca' de la montagna» per l'osteria-ospizio qui esistente fin dall'alto Medioevo, ma documentata solo a partire dal XIV secolo (oggi è l'albergo Vittoria). Uno scrittore degli inizi del Seicento annota «Uomini e giumenti troppo spesso perderebbero la loro vita su questo monte, se non vi fosse questo ricovero». Qui, quando infuriavano le bufere di neve si suonava una campana «per orientare i viaggiatori smarriti e chiamarli a pietoso rifugio durante la tempesta». L'ospizio fu poi ampliato nel XVIII secolo, e vi si ricavò una cappella, che fu posta sotto la giurisdizione della sede apostolica. Nel 1823, quando fu aperta la nuova carrozzabile dello Spluga da parte del regno lombardo-veneto sotto l'Austria, fu ristrutturata la dogana e sul lato opposto della strada fu costruita nel 1825 la chiesetta di San Francesco con pala del santo patrono che riceve le stimmate, firmata nel 1841 da Giovanni Pock. Alla Ca' i vettori dei «Porti» di Val del Reno e quelli di Val San Giacomo si scambiavano le merci dirette rispettivamente a sud e a nord del valico. Qui sostava e faceva dogana la corriera di Lindau, che già nel 1823 in trentasei ore correva dal Lago di Costanza a Milano.”
Mentre Giovanni Guler von Weineck, nell’opera Rhaetia (Zurigo, 1616), scrive: “Salendo dal villaggio di Spluga in cima al passo e scendendo poi un poca per il versante italiano, s'incontra un edificio in muratura detto Alla-casa, dove, durante le furiose tormente,si rifugiano le bestie da soma e di viandanti. Uomini e giumenti troppo spesso perderebbero la loro vita su questi monti, se non vi fosse questo ricovero. Il luogo circostante è cosi elevato, selvaggio e gelido, che non produce legna di sorta. Perciò la legna. necessaria per la cucina e per il riscaldamento, vi deve essere condotta a soma dal basso dl ambedue i versanti. Davanti al ricoverosi stende una pianura discretamente larga, che per otto mesi all'anno è coperta da un bianco strato di neve, mentre negli altri quattro mesi vi cresce un poco di erba e di pascolo.”
Giovanni Battista di Crollalanza, nella Storia del Contado di Chiavenna (1867), racconta che: "a Teggiate s'incontra la prima Casa Cantoniera stabilita e mantenuta dal governo per dar ricovero e soccorso ai viaggiatori assaliti dalla tempesta, e alla Stuetta una seconda Cantoniera, dopo la quale si apre una spaziosa ma deserta pianura, in fondo a cui sorge la Casa detta della Montagna a 1904 metri sul livello del mare, antica dogana italiana, oggi semplice posto di guardie doganali (l'odierna Montespluga, ndr). Quivi presso sorgono altre fabbriche ben costruite, fra le quali la chiesa, la casa del R. Cappellano, l'abitazione per l'Ingegnere di riparto e per gli altri inservienti della strada, ed un comodo albergo. In questo punto non è cosa rara che nell'inverno vi sia della neve che giunge fino alle finestre del primo piano, e duranti le tempeste si suona la campana della chiesa per guidare i viaggiatori.
E per finire, Fabio Besta nella Guida alla Valtellina del 1884 regala un'immagine oggi incredibile: "al piano della Casa (l'odierna Montespluga, ndr), dove v'ha la dogana e una modesta osteria. La valle, qui sterile e tetra, è circondata da alte e scoscese montagne. Nell'invernola neve vi cade alta tanto da innalzarsi al di sopra del primo piano; cosicchè a volte per mettere in comunicazione la dogana colla vicina osteria è mestieri scavare entro la stessa neve una galleria."
Le citazioni qui sopra grazie a www.paesidivaltellina.it

  05/02/2024

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