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Non solo Alpi: ciaspolate dalla Toscana alla Sicilia, passando per l'Umbria

Etna

Si ringrazia www.excursionsetna.it/ per i testi e le foto di questa pagina dedicata all'Etna.

Diario di una ciaspolata sull'Etna
E’ una domenica di metà marzo finalmente il tempo è clemente e siamo pronti per trascorrere una giornata sull’Etna innevata come non mai in questo nostro inverno siciliano.
Ci incontriamo a Milo, l’aria è pungente e siamo tutti attrezzati con sciarpe, guanti e berretti, e oggi con noi c’è Luna, un collie pronta anche lei per l’avventura.
Da Milo parte la Mareneve la strada che ci porta velocemente fino a Piano Provenzana sul versante nord-est dell’Etna: percorriamo anche un tratto di strada che è stato asfaltato dopo la colata lavica del 2002.
La neve è alta camminiamo lungo la strada fino a raggiungere le casette di legno dove affittare le nostre ciaspole e i bastoncini.
La ciaspolata inizia dal sentiero che dal rifugio Brunek si inoltra verso la "grotta dei lamponi"; indossiamo le ciaspole e stringiamo nelle mani i bastoncini.
In silenzio ci godiamo il cammino in uno dei sentieri più caratteristici del versante nord del vulcano lungo un sentiero fitto di altissimi e maestosi pini dell’Etna.
La ciaspola sale e scende e scivola lungo la coltre bianca che si distende intorno a noi.
Durante la ciaspolata sull’Etna l’atmosfera è magica, complice una leggera nebbia che rende ancora più unica questa domenica.
Seguiamo il sentiero che, nonostante la neve abbondante caduta, è segnato dal passaggio degli escursionisti, camminiamo così per circa un’ora con un passo costante che non ci fa sentire freddo e giungiamo fino al cartello che segna il passaggio al comune di Castiglione di Sicilia.
È il momento di una sosta per scattare delle fotografie a questo paesaggio invernale e goderci i raggi di sole che brillano sulla neve.
 

 

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