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Vista sul Ferrante dai dintorni del rifugio Albani (scorri la gallery!)
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Il rifugio Albani visto da Colere, 900 metri più in basso
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Primi passi dopo Colere
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In salita nel bosco
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Salita nel bosco
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La traccia è ben delineata
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Si esce dal bosco al cospetto della Presolana
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Pizzo Camino e monte Susino, salendo all'Albani
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In vista del rifugio
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Poco prima di arrivare al rifugio
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A pochi minuti dal rifugio
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Arrivo al rifugio
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Una casetta dei minatori, ricordi di metà Novecento
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Quando qui c'erano le miniere con la relativa "ferrovia"
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Ricordi minerari
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Che vista verso nord: spiccano Adamello e Carè Alto
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Pizzo Camino
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Rifugio Albani e Presolana
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Ciaspolando
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Attorno al rifugio, le vecchie case dei minatori
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Baita nelle nevi orobiche
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Baita al cospetto della Presolana
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Ai piedi della parete nord della Presolana
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Traccia verso passo Scagnello
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Cima Verde da passo Scagnello
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Presolana da passo Scagnello, sotto l'alta Valzurio
Lombardia

Rifugio Albani

IN BREVE
Partenza
: Colere, frazione Carbonera (1035 mslm)
Arrivo: rifugio Albani (1939 mslm, tel. 0346/51105 · 349/3901953 · 338/4334709) con possibile prosecuzione al passo Scagnello (2080 mslm) o su pista battuta verso le piste di Colere
Dislivello: dai 900 ai 1000 metri a seconda di dove si termina l'escursione
Difficoltà e pericoli: usciti dal bosco è bene valutare le condizioni del manto nevoso, esposto a nord. Gita non banale: dislivello cospicuo e sono richieste buone capacità di valutazione locale del pericolo. Eventualmente chiedere informazioni ai gestori del rifugio.

Ciaspolata impegnativa quella che porta da Colere fino al rifugio Albani e volendo anche oltre, seguendo la traccia (battuta dai gatti a servizio del rifugio) che conduce fino alle piste da sci oppure tra dossi nevosi fino al passo Scagnello, porta aperta verso la Valzurio, sul versante occidentale della Presolana.
La ciaspolata al rifugio Albani è una delle più impegnative e gratificanti della montagna bergamasca.

Si parte dalla frazione Carbonera, poco a monte di Colere, seguendo l'omonima via che, passando dietro alla piccola chiesetta, immette su una mulattiera.
Si calzano subito le ciaspole e si inizia a salire su pendenze non banali prendendo quota e dominando presto il centro abitato. La traccia, molto battuta dagli scialpinisti, è caratterizzata da pittogrammi neri su sfondo giallo nei quali è raffigurato uno scialpinista. I primi passi scorrono nei pressi della pista di rientro del comprensorio sciistico di Colere, un breve passaggio è posto a breve distanza dagli sciatori ma dopo questa iniziale "quasi convivenza" la traccia si sposta nel cuore del bosco e si snoda in un ambiente immacolato. 
L'impegno è discreto: pochi i punti in cui rifiatare.
Due bivi in cui seguire le indicazioni invernali per il rifugio Albani salvo ci sia la possibilità di seguire la "variante" al classico 403.
Usciti dal limite del bosco, inizia il tratto finale ai piedi della parete nord della Presolana: frequenti zigzag consentono di prendere quota mantendosi "a sinistra" rispetto al rifugio (est).
Continuando a salire si arriva ad una piccola baita, poi ad un gruppo di vecchie case dei minatori (ristrutturate e recuperate come museo etnografico) ed infine al rifugio, posto quasi a nido d'aquila ai piedi di una croce.
(PS: Provate ad alzare lo sguardo a Colere, noterete il rifugio vegliarvi da novecento metri più in alto!)
Oltre all'imponenza della Regina delle Orobie, ovvero la Presolana, il panorama si caratterizza per la sua vastità: vicini il Pizzo Coca ed il Diavolo, a media distanza il Pizzo Camino, più lontani Adamello, Carè Alto, Blumone e tante altre cime delle Alpi bresciane.
Si può estendere la ciaspolata proseguendo lungo la traccia (da qui frequentemente battuta dal gatto delle nevi e comunque contrassegnata da paline colorate) che porta in direzione degli impianti: la soddisfazione non è tanto nella meta quanto nel percorso, tra dossi ed avvallamenti innevati, che consente di conquistare nuovi e sorprendenti punti di vista.
Proprio questi dossi ed avvallamenti innevati possono dare una maggiore soddisfazione a chi ama ciaspolare: seguendo tracce pre-esistenti, o conoscendo i luoghi, si può solcare la neve fresca in direzione del passo Scagnello, ai piedi della Cima Verde, porta aperta verso la Valzurio, guadagnando così una vista davvero completa sulla Presolana. Ci vuole meno di mezz'ora dal rifugio Albani.
La discesa, a seconda delle condizioni del manto nevoso, potrà essere molto divertente se si riuscirà ad individuare qualche taglio in neve fresca soprattutto nella prima parte (attenzione, però!).

Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale). Nella mappa il rifugio si trova poco sopra la miniera di fluorite.

ciaspole rifugio albani

SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
La Presolana e le altre montagne della Bergamasca si raggiungono cliccando questi link (aprono una nuova finestra del tuo browser):
- pedalate nella Bergamasca;
- guida turistica alle Orobie

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