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La vetta del Pizzo Formico (scorri la gallery!)
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La sagoma dell'Alben da monte Farno
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Verso il monte Arera e la cima di Valmora
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Prendendo quota al monte Farno
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Lo sguardo si spinge fino a Milano ed al Monviso
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Ai piedi del Pizzo Formico, vista su Redorta e Pizzo di Coca
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Luci del mattino tra le velature sulla Montagnina
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Luci del mattino tra le velature verso il Parafulmine
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Ferrante e Presolana dominano la piana di Clusone
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Diavolo di Tenda sopra Villa d'Ogna
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Diavolo di Tenda dal Pizzo Formico
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Sulla traccia "panoramica" per il rifugio Parafulmine
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A due passi dalle piste da fondo
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Verso il rifugio Parafulmine, Alben sullo sfondo
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Le piste della Montagnina, il Pizzo Formico e l'Arera sullo sfondo
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Monte Arera illuminato dal sole e dietro la Cima di Valmora
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Creste verso nord, spicca il Diavolo di Tenda
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Al rifugio Parafulmine
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Tracce di discesa in neve fresca
Lombardia

Pizzo Formico

IN BREVE
Partenza: monte Farno, circa 1200 mslm a seconda del punto di partenza. Questa località si raggiunge percorrendo una piccola strada che prende quota da Gandino, in val Seriana. Si tratta di sette chilometri di strada asfaltata generalmente sgomberata dalla neve dal comune di Gandino. E' possibile parcheggiare solo esibendo sul parabrezza il "gratta e sosta" che, al momento di scrivere (febbraio 2021) si trova nei seguenti esercizi commerciali di Gandino: American Bar, Bar Sport, Bar Zeus, Caffè Antica Fontana, Bar Controcorrente, Le Delizie, Minimarket di Cirano, Spiga d'Oro, Tabaccheria Castelli, Ristorante Centrale e presso l'Infopoint Piazza. Sempre con riferimento al febbraio 2021, il prezzo è di 2 euro per l'intera giornata. Attenzione: in caso di eccessiva frequentazione ed esaurimento parcheggi, la strada può essere chiusa. E' comunque possibile partire a piedi anche dalle frazioni Barzizza e Trinità, se le condizioni lo consentono, seguendo i sentieri estivi. L'escursione diviene allora molto più impegnativa e richiede di colmare ulteriori seicento metri di dislivello. Un ultimo punto di partenza è località Groaro, con parcheggio gratuito ma pochi posti disponibili, lungo la strada per il Monte Farno.
Arrivo: Pizzo Formico, 1636 mslm
Tempi di percorrenza indicativi: 1h15' per la salita al Pizzo Formico, poi circa 45' per arrivare al rifugio Parafulmine. 
Difficoltà e pericoli: nessuno fino alla base del Pizzo Formico dove al contrario bisogna essere in grado di valutare la neve che s'incontra risalendo il pendio e scendendo poi sull'altro versante (o viceversa). Verificare eventuali ordinanze in caso di abbondanti nevicate o pericolo valanghe. Assolutamente sconsigliato con i bambini cui, invece, si può dedicare una giornata nella neve rimanendo tra monte Farno e rifugio Parafulmine (clicca qui: https://ciaspole.net/itinerari1/lombardia/ciaspole-parafulmine.htm)

La ciaspolata al Pizzo Formico è un grande classico delle ciaspolate orobiche. La frequentazione, meglio dirlo subito, non deve però far sottovalutare il pericolo nascosto dalle ripide pendici di questa vetta panoramica: in caso di marcato pericolo valanghe, infatti, le pendici verso cascina Ilaria possono essere "interdette" così come il pendio meridionale può scaricare anche spontaneamente (situazioni verificatesi nel gennaio 2021). In tali situazioni, chi ciaspola fino alla vetta deve salire e scendere dal versante più occidentale sempre che quest'ultimo sia effettivamente sicuro.

Fatte queste premesse, la ciaspolata è generalmente abbastanza facile: il tratto più impegnativo dura circa mezz'ora e porta dalla pista battuta fino alla vetta. 
La partenza è convenzionalmente fissata in uno dei tanti parcheggi del monte Farno, dove termina la strada che sale da Gandino. Da qui, ad un'altitudine variabile tra i 1200 mslm ed i 1250 mslm, si sale su asfalto fino alle ultime case ed al rifugio Monte Farno dove, generalmente, si possono calzare le racchette.
Inizialmente ci sono tre vie di salita che si ricongiungono dopo pochi minuti: una larga passa per l'evidente roccolo, una più diretta si insinua tra le abitazioni e prende quota rapidamente, una terza via si allarga sulla destra per poi ricongiungersi poco a monte. Senza timore di sbagliare, comunque, si procede in buona salita guadagnando circa duecento metri di dislivello e portandosi alle porte del comprensorio fondistico della Montagnina

In questo primo momento il paesaggio è aperto soprattutto verso ovest: la sagoma dell'Alben e quella dell'Arera sono inconfondibili mentre nelle giornate più limpide è possibile osservare i grattacieli di Milano e la caratteristica sagoma del Monviso.
Usciti dal rado bosco si raggiunge rapidamente un punto in cui sulla sinistra stacca la traccia per la vetta del Pizzo Formico (1636 mslm) mentre proseguendo sulla pista forestale si raggiungono le piste da fondo. Seguendo la via di sinistra si traversa un pendio e ci si porta ai piedi della vetta che viene conquistata con un severo strappo finale. In questo tratto, pur breve, sono richiesti piede saldo e, generalmente, ciaspole ramponate. Molti salgono con i soli ramponcini.
Una volta in vetta non ci si può che fermare ad ammirare il panorama che, oltre le vette già ammirate dalla partenza, abbraccia anche la cima di Valmora, il Pizzo del Diavolo di Tenda, i lontani Redorta e Pizzo di Coca, il Ferrante e la Presolana, più vicini, e di nuovo il lontano Pizzo Camino. Ai piedi della vetta, si osservano Clusone, Villa d'Ogna e gli altri paesi della media val Seriana.
Raggiunta la vetta si può tornare sui propri passi oppure, salvo divieti, proseguire in discesa sull'altro versante in direzione di Cascina Ilaria (1470 mslm). La pendice più orientale porta ad una sella a breve distanza dalla traccia "panoramica" verso il rifugio Parafulmine, a breve distanza dalle piste da fondo. Si può, sempre in situazioni di neve ideale, tagliare prima per divertirsi in neve fresca!

Cascina Ilaria impone una scelta: si può proseguire verso il rifugio Parafulmine oppure prendere verso destra e rientrare alla partenza.

Procedendo in direzione del rifugio Parafulmine, la traccia panoramica prende quota moderatamente fino al un valico, Tribulina dei morti (circa 1500 mslm), dove si cambia decisamente registro e si risale un ripido pendio fino a guadagnare la quota del rifugio Parafulmine (1563 mslm), a quel punto a breve distanza.
Gli ultimi metri verso il rifugio Parafulmine consentono di ammirare un bel panorama su tutte le Orobie Bergamasche: dietro il Pizzo Formico si stagliano l'Arera, la cima di Valmora, il Diavolo di Tenda. Davvero un panorama appagante!

Giunti al Parafulmine si può scendere dall'altra via d'accesso al rifugio, definita "diretta" per chiudere così un anello fino alla cascina Ilaria dove si prende la traccia battuta e si fa rientro al monte Farno chiudendo così la ciaspolata. Ovviamente, se la neve lo consente ci si può divertire a tagliare in neve fresca godendo così al massimo delle proprie ciaspole!

Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).



SUL WEB
E per quando la neve non c'è? Le vallate bergamasche si scoprono anche:
- pedalando sugli itinerari in bicicletta e mountain bike di www.cicloweb.net
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