mortirolo00.jpg
Ciaspolando sui luoghi della Resistenza (scorri la gallery!)
mortirolo01.jpg
Baite lungo la vecchia mulattiera del Mortirolo
mortirolo02.jpg
Anche gli scialpinisti salgono su questa traccia
mortirolo03.jpg
Un torrente si fa largo nella neve
mortirolo03a-min.jpg
La mulattiera si può fare anche con i bambini... in discesa: slittino!
mortirolo03d-min.jpg
Inverno 2020-21: che neve!
mortirolo03e-min.jpg
Folate di vento sulla neve fresca
mortirolo04.jpg
Ponte romano
mortirolo04b-min.jpg
Abeti carichi di neve tornando dal ponte romano
mortirolo05.jpg
Baite tra boschi e radure
mortirolo06.jpg
Baite sotto la neve verso la conca del Mortirolo
mortirolo07.jpg
Intorno al lago del Mortirolo
mortirolo08.jpg
Tagli in neve fresca sotto l'Albergo al Passo del Mortirolo
mortirolo09-min.jpg
San Giacomo
Lombardia

Intorno al Mortirolo

IN BREVE
Partenza
: Mostone di Monno (1225 mslm). Difficoltà di parcheggio: meglio arrivare presto o considerare l'idea di partire più a valle, dal campo sportivo o addirittura dal centro di Monno.
Arrivo: rifugio Lago Mortirolo (1780 mslm)
Difficoltà e pericoli: solo in caso di nevicate davvero abbondanti potrebbe verificarsi la caduta di qualche albero (è successo nel dicembre 2020!). Le indicazioni "14" sono abbastanza rade e quindi prestare attenzione all'orientamento soprattutto tra il ponte romano e le indicazioni per il rifugio al lago del Mortirolo e poi nei primi tratti dopo il rifugio Lago del Mortirolo. In assenza di nebbia, comunque, ci si può orientare facilmente anche sfruttando la mappa disponibile nell'allegato (clicca per scaricare il PDF), a cura di www.altavallecamonica.it

Questa ciaspolata, con i bambini al seguito, rischia di non avere grandi momenti in cui farli divertire. Le pendenze sempre significative non sono ideali per i più piccoli che vogliano impratichirsi con lo strumento. E' pur vero che, essendo il dislivello contenuto e la salita breve (circa 1h30'), si possono portare i bambini nello zaino per poi lasciarli divertire attorno al lago del Mortirolo e nella neve fresca nei tagli della discesa. Oppure, meglio ancora, si può decidere di rinunciare all'anello e portare i bambini lungo la mulattiera vecchia del Mortirolo fino alla conca ai piedi del passo e lì pranzare al sacco. Divertente slittata di rientro e, per chi già fa le scuole elementari, l'interessante deviazione al ponte Romano (solo cinque minuti dalla mulattiera).


Chi frequenta la montagna sa quanto le Alpi siano state il teatro di eventi storici di estrema importanza, in primis la Prima e la Seconda Guerra Mondiale.
Non capita, però, tutti i giorni di unire ciaspole ed archeologia! Nei dintorni del Mortirolo è, infatti, possibile ciaspolare su un antico ponte romano e, poco più a monte, muoversi sul terreno dove infuriarono gli scontri tra i partigiani delle Fiamme Verdi (formazione apartitica di ispirazione cattolica) e le truppe fasciste e naziste che difendevano il regime mussoliniano e la Repubblica di Salò.

Partenza ed arrivo della ciaspolata è la località Mostone di Monno (Mustù, nel dialetto locale) che in realtà altro non è che il primo (o dodicesimo, come da segnaletica stradale) tornante dell'epica salita al passo del Mortirolo. Epica per chi ama pedalare (anche se il versante duro è quello valtellinese) ma tutto sommato agevole per chi, invece, sceglie di conoscere questi luoghi in inverno, ciaspole ai piedi.

La salita inizia di buona lena, su pendenze costanti e moderate, lungo la mulattiera del Mortirolo che è la storica strada di accesso al passo. Si sfiorano diverse baite ristrutturate: le indicazioni più frequenti, in questa fase, sono quelle della CicloVia Carolingia, il percorso ciclabile che ricalca la strada che, secondo la tradizione, fu percorsa da Carlo Magno durante il suo viaggio in direzione di Roma.
Scrive www.pontedilegnotonalebike.com: "Il passaggio di Carlo Magno nel cuore delle Alpi è una leggenda tramandata da alcuni manoscritti a partire dal XIV secolo, che ha ispirato un percorso tra boschi, prati, terrazzamenti e antichi nuclei rurali. Il tracciato, utilizzato fino a qualche decennio fa, è oggi di nuovo percorribile e tocca diversi paesi dell’alta valle a mezza costa, da Monno fino a Ponte di Legno. Il paesaggio racconta le gesta dell’imperatore accompagnato da sette vescovi e la sconfitta dei signori locali, convertiti alla fede cattolica: attraversata la Valle Camonica l’esercito imperiale avrebbe poi sbaragliato un manipolo di ebrei e pagani in una sanguinosa battaglia sul Mortirolo. Re Carlo avrebbe infine celebrato le tappe del vittorioso incedere erigendo una serie di chiese: a Monno fece costruire la chiesa dedicata a S. Brizio, all’altezza di Davena quella ai SS. Michele e Giorgio, e sopra Vezza d’Oglio a S. Clemente. Nel territorio di Dalegno fondò altre due chiese: S. Alessandro tra Vione e Temù e la SS. Trinità a Ponte di Legno".

Al terzo bivio (a circa 1500 metri di quota e dopo poco meno di due chilometri di cammino, in corrispondenza del cartello Vià del Lac) si abbandona l'ampia traccia per prendere un più stretto sentiero che si addentra nel bosco. In breve si raggiunge il suggestivo ponte romano (1520 mslm) sul quale si supera il corso di un torrente.
Poco oltre ci si porta ai piedi di una radura: in assenza di tracce è necessario puntare alle ultime case, quelle più in alto, dove si ritrovano le indicazioni per il rifugio al Lago del Mortirolo. Percorrendo un'ampia forestale innevata si raggiunge il rifugio, sulle rive del lago e purtroppo ai piedi di un ingombrante traliccio. Nelle giornate festive può capitare di incrociare alcune motoslitte il cui rombo rischia di rovinare l'incanto della ciaspolata.

Il rifugio al Lago del Mortirolo (1780 mslm) è spesso aperto in inverno (verificare) e offre un utile punto di ristoro prima della seconda parte della ciaspolata.

Per completare l'anello si torna a ciaspolare lasciando sulla sinistra il lago e proseguendo oltre il rifugio, in direzione nord. Si tengono come riferimento i tralicci e si punta alla loro destra. Si guadagna dunque un'ampia pista forestale che perde quota verso una radura (dove si torna a vedere un'indicazione 14) e risale dolcemente fino a malga Mortirolo dove ci si porta sulla strada del passo (innevata e chiusa al traffico veicolare).

Qui, dopo aver seguito la strada per qualche decina di metri oltre il bivio per malga Mortirolo, inizia la vera discesa e si può valutare un bel taglio in neve fresca fino alla Santella di San Carlo (giusto a valle dell'Albergo al passo Mortirolo) e proseguire in discesa lungo la strada per altre centinaia di metri prima di dedicarsi ad altri 2-3 tagli in neve fresca che portano dal primo al decimo tornante della strada del passo. Importante punto intermedio, tra tutti questi tagli, è la chiesa di San Giacomo (1708 mslm). Questa piccola chiesa in pietra locale risale ai primi anni dell'Ottocento anche se la tradizione racconta di una cappelletta quattrocentesca dove si fermavano a pregare sia i viandanti sia i pellegrini. Preghiere quantomai necessarie dal momento che in questa zona infuriavano i briganti!
La neve copre i sentieri della Resistenza, mirabilmente segnalati dal tricolore, che meritano un'esplorazione estiva nel ricordo della guerra partigiana che, unitamente all'intervento alleato, portò alla Liberazione dal nazifascismo.
Poco oltre il ponte Palu (o Palot) una nuova indicazione 14 guida verso la mulattiera del Mortirolo che si ripercorre integralmente fino al punto di partenza tornando, dopo una ventina di minuti, sulle proprie tracce di salita.




Clicca per aprire la mappa Kompass
, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).


SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
La val Camonica ed i suoi dintorni si raggiungono cliccando questi link (aprono una nuova finestra del tuo browser):
- pedalate in val Camonica;
- informazioni turistiche sulla val Camonica;
- trekking in val Camonica

Condividi su  -