una serie di ciaspolate, proposte dal locale ufficio turistico
Una serie di ciaspolate in val Malenco, proposte dal locale ufficio turistico (http://www.sondrioevalmalenco.it/).
Cliccando qui si apre un PDF che contiene una cartina colorata in cui ritrovare le escursioni.
A SPASSO TRA SENTIERI INNEVATI TRA CHIESA E LANZADA
Le ciaspole vengono indossate sopra i comuni scarponcini da trekking e, aumentando la superficie calpestata, consentono di muoversi sul manto nevoso evitando di sprofondarci. Il racchettare è un camminare lento, sia in salita che in discesa, è un'attività salutare e consente di svolgere un esercizio a basso impatto su un terreno naturale. Permette di passare in ogni luogo, anche nei boschi e tra le rocce più strette. E' un'attività più semplice dello sci-alpinismo che, grazie al marciare lento, consente di apprezzare ogni particolare della natura circostante.
Ognuno può scegliere in piena libertà il percorso, la sua lunghezza, senza orari o necessita di impianti di risalita. Il silenzio, un incontro con la fauna selvatica e una merenda consumata al sole, al riparo di un muro di una vecchia baita nella neve, sono un gran premio.
1) ALPE DELL'ORO 2010 mt
Località di partenza: Chiareggio 1593 mslm
Dislivello 400 metri
Tempo di percorrenza: 1h30'
Itinerario su comoda mulattiera. Dall'Alpe vista privilegiata sulla parete nord del Disgrazia.
Questo itinerario è consigliato per il periodo primaverile, quando la strada S. Giuseppe-Chiareggio è aperta. Per i mesi invernali (dicembre-gennaio-febbraio) la soluzione è quella di arrivare fino a Chiareggio da S. Giuseppe su comoda strada battuta. Punti di ristoro: bar e ristoranti di Chiareggio, aperti tutto l'anno.
2) ENTOVA 1926 mslm
Località di partenza: San Giuseppe 1500 mslm
Dislivello: 426 metri
Tempo di percorrenza: 1h30'
Seguendo la strada che ha inizio al parcheggio della seggiovia dei Barchi - S.Giuseppe fra pascoli e boschi incontaminati.
Punti di ristoro: alla partenza (S. Giuseppe)
3) ALPE PALU 2010 mslm
Località di partenza: San giuseppe 1500 mslm
Dislivello: 510 metri
Tempo di percorrenza: 1h30'
E' un itinerario molto semplice, la classica passeggiata, adatta anche a famiglie. Si snoda su strada innevata e su sentiero nel bosco senza difficoltà di orientamento.
Punti di ristoro: lungo il percorso. Rifugio Barchi e bar-ristorante La Gusa in località Barchi. Al Palù presso i chiosci o il ristorante Campanacci dell'Alpe Palù
4) ALPE MUSELLA 2021 mslm
Località di partenza: Campo Franscia 1502 mslm
Dislivello: 519 metri
Tempo di percorrenza: 2h
E' un itinerario molto interessante che non presenta difficoltà. Si arriva in auto fino a Campo Franscia e si seguno le indicazioni e il sentiero, solitamente battuto. Giunti all'Alpe Musella si può anche seguire il sentiero che scende a Campascio e, toccando la partenza della seggiovia di Campolungo, scendere a Campo Franscia. Punti di ristoro: ristoranti di Campo Franscia.
L'Alpe Musella si può raggiugnere anche partendo da Campo Moro.
5 e 6) ALPE PRABELLO 2227 mslm (clicca per leggere il nostro racconto della ciaspolata)
Località di partenza: Alpe Largone 1800 mslm - Parcheggio sulla strada per Campo Moro 1940 mslm
Dislivello: 427 metri - 290 metri
Tempo di percorrenza: 3h - 2h
Classico itinerario che offre più possibilità. Si può salire dall'Alpe Largone, passare per Prabello e scendere a Campagneda. Ridiscendere dall'itinerario di salita così come compiere il percorso inverso oppure attraversare la conca di Campagneda fino a Prabello.
La zona è particolarmente adatta alle ciaspole e frequentemente battuta.
Punti di ristoro: Rifugio Cà Runcasch aperto tutto l'anno a Campagneda.
Rifugio Cristina aperto sabato e domenica.
Vedi ulteriori dettagli sotto!
7) LAGO DI CHIESA 1614 mslm
Località di partenza: Chiesa 1100 mslm
Dislivello: 514 metri
Tempo di percorrenza: 1h30'
Fra larici e mughi alla bellissima conca dell'Alpe Lago. Accesso dalla strada per Primolo, sul primo tornante.
Punti di ristoro: nessuno.
ALCUNI PERCORSI PIU' IN DETTAGLIO:
PARCHEGGIO CAMPAGNEDA (m1900) - ALPE CAMPASCIO (2078 mslm) - ALPE CAMPAGNEDA (2145 mslm) - PASSO DI CAMPAGNEDA
ITINERARIO IMPEGNATIVO DA FARE SOLO CON OTTIME CONOSCENZE DELL'AMBIENTE DI MONTAGNA.
Si sale con l'auto da Franscia fino quasi a Campo Moro (1900 mslm); dove parte il sentiero per l'alpe Campascio e Campagneda, si lascia l'auto in un piccolo parcheggio sulla destra e messe le ciaspole si sale per un primo tratto lungo la strada e poi lungo un largo sentiero che conduce tra i boschi fino all'alpe Campascio (2078 mslm), dove si possono ammirare delle bellissime baite in legno, e poi all'alpe Campagneda (2145 metri); qui si può già vedere sulla destra la caratteristica ed imponente vetta del Pizzo Scalino (3323 metri di altezza).
Si procede, tenendo sulla destra il Cornetto, la cui risalita porta al Pizzo Scalino.
Procedendo si possono notare i numerosi laghetti gelati o totalmente coperti di neve a seconda della stagione. Poco dopo le prime nevicate non è raro poter ammirare il verde smeraldo delle acque, non ancora gelate, in contrasto con il candido manto che le circonda. Dopo aver superato alcuni dossi si cammina puntando all'evidente intaglio tra il gruppo dello Scalino, più precisamente il pizzo Canciano, e le rocce scure del Monte Spondascia (2867 metri), sino a giungere all'ampia insellatura del valico, con vista straordinaria, non solo sulle limitrofe vette della Val Malenco, come Scalino, Disgrazia e l'intero gruppo del Bernina, ma anche sulle più lontane montagne delle altre valli lombarde. Volendo è anche possibile proseguire, con breve discesa, verso il non lontano passo Canciano (2464 metri) che immette nella Val Poschiavo, in territorio svizzero.
PARCHEGGIO CAMPAGNEDA - ALPE CAMPASCIO - PRABELLO E RIFUGIO CRISTINA - vedi anche la pagina dedicata (clic)
Un itinerario più semplice - ma non per questo meno remunerativo dal punto di vista paesaggistico, è quello che dal rifugio Cà Runcash continua verso l'Alpe Prabello e il rifugio Cristina (da un'ora a un'ora e mezzo di cammino). E' il percorso ideale per un'escursione con le racchette. Oltretutto, senza faticare e percorrere lunghi dislivelli, si può ammirare un panorama tra i più belli delle Alpi lombarde, un continuo alternarsi tra docili dossi innevati e le ripide rocce imbiancate dello Scalino. Dal rifugio si continua, quindi, dritto per pochi metri per poi deviare sulla destra (cartelli gialli, indicanti il rifugio Cristina. Prestate attenzione a non scendere verso il ristoro Alpe Largone o lungo la carrozzabile estiva). Senza perdere quota si cammina per un primo tratto pianeggiante e, quindi, lungo alcuni lievi pendii che si attraversano senza via obbligata. Dopo aver superato alcuni radi e bassi larici si affronta l'ultima breve salita, dalla cui sommità si intuisce la conca dell'Alpe Prabello. Si scende ora leggermente e, proseguendo verso lo Scalino, si giunge in vista della chiesina dell'Alpe e, poco dopo, delle baite e del rifugio Cristina (2287 mslm). La conca offre un colpo d'occhio di rara bellezza, un perfetto connubio tra ambiente naturale - il paesaggio è davvero da favola - e opera dell'uomo, con le baite in pietra curate e sapientemente ristrutturate, seguendo i canoni architettonici tradizionali. Non è sempre facile in montagna trovare delle costruzioni che si integrino così bene con il paesaggio, diventando un tutt'uno. Anche la cappella in pietra, più che una costruzione, sembra il soggetto di un pittore, dipinta con il maestoso ed elegante profilo del monte Disgrazia sullo sfondo. Se il pizzo Scalino domina, incombente, la piana dell'Alpe Prabello, in lontananza, spuntano, dalle scure rocce del pizzo Moro, l'Argient (3945 metri) e lo Zupo (3995 metri), maestose vette del gruppo del Bernina.
SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
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