a dominio dell'Engadina, partendo dalla piccola Zuoz
IN BREVE
Partenza: Zuoz (frazione Resgia), 1669 mslm
Arrivo: Piz Arpiglia, 2765 mslm
Difficoltà e pericoli: escursione in alta quota da valutare con attenzione e da effettuare solo se in condizioni ottimali. Richiesta capacità di valutazione locale del pericolo e della neve. Talora le condizioni meteo possono variare così rapidamente da richiedere anche un buon senso dell'orientamento.
Tempi di percorrenza indicativi: tre ore da Zuoz alla vetta, in condizioni normali.
Una bella ascesa: faticosa quanto panoramica. Punto di partenza è località Resgia, a 1669 mslm, a due passi dalla graziosa cittadina di Zuoz: da qui si sale sino ai 2765 mslm del Piz Arpiglia, nel cuore dell'Engadina.
Guidati dalle indicazioni si raggiungono dapprima i 2115 mslm di malga Arpiglia percorrendo una traccia forestale solitamente battuta da numerosi scialpinisti. Tornante dopo tornante, si prende quota in direzione di questa malga panoramica, senza difficoltà di orientamento.
Superata la malga, si cambia radicalmente direzione muovendosi verso nord.
Raggiunta una zona dove la vegetazione si fa meno fitta, si cambia nuovamente direzione seguendo il crinale della montagna. Si supera una bacheca informativa e si inizia una lunga risalita sempre nei pressi della cresta sommitale.
Anche in momenti particolarmente "nevosi" la cresta può risultare secca: i frequenti venti da nord, infatti, spazzano il profilo del Piz Arpiglia.
Un solo passaggio interrompe la lunga risalita della cresta: un tratto tra alcune roccette a circa 2550 metri di altitudine. Questo momento deve essere valutato con attenzione ed il passaggio avrà caratteristiche diverse a seconda del momento in cui verrà affrontato. E' possibile che il passaggio sia più o meno agevole anche a distanza di pochi giorni. Potrebbe risultare opportuno togliere le ciaspole!
La risalita prosegue per pochi minuti oltre questo ripido passaggio: le pendenze sono ormai morbide, il panorama è sempre più ampio. Il Piz Uter è la sagoma più imponente ma la vista si estende davvero in ogni direzione: verso il Livignasco, verso l'Albiulapass e le montagne che lo dominano, su tutta l'Engadina.
Spesso si potrà notare il "Maloja snake", il "serpente del Maloja", quella nuvolosità bassa che, durante il giorno, sale dalla val Bregaglia e si addensa sull'Engadina (citata nel film del 2014, Sils Maria).
SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link nelle valli lombarde a due passi dall'Engadina:
- pedalate in Valchiavenna;
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