da Balme ai piedi della Bessanese, due percorsi tra gli stambecchi
IN BREVE
Partenza: Balme, 1442 mslm
Arrivo: Pian della Mussa, 1815 mslm, e rifugio Città di Ciriè, 1856 mslm (tel. 0123/738158), aperto tutti i giorni, anche d'inverno.
Tempo di percorrenza: dal parcheggio vicino alla chiesa di Balme ci si porta in 5' ad un ponticello dove solitamente si possono calzare le ciaspole. Da lì, sia seguendo il percorso sulla destra orografica sia rimanendo sulla strada estiva si giunge al Pian della Mussa in circa 45 minuti. Il rifugio Città di Ciriè, al Pian Giasset, dista ulteriori 35-40 minuti di sostanziale pianura salvo l'ultimo brevissimo strappo in salita.
Difficoltà e pericoli: tecnicamente facile. Il pericolo può "venire dall'alto": dopo recenti e cospicue nevicate alcuni canali scaricano sui percorsi di accesso al Pian della Mussa, in particolare sulla strada estiva, per cui è bene consultare i bollettini nivometeorologici ed in caso dubbio contattare il rifugio Città di Ciriè o direttamente il comune di Balme.
La salita al rifugio Ciriè è adatta - in condizioni di sicurezza - ai bambini sia a piedi sia trasportati nello zaino. La presenza di un rifugio alla fine e di ampi pianori, sicuri, dove giocare nella neve fresca garantiscono tranquillità per i genitori e divertimento per i più piccoli!
La bella ciaspolata da Balme al Pian della Mussa non è assolutamente impegnativa e può essere il terreno ideale per prendere confidenza con le racchette da neve. Assicurarsi, come premesso sopra, che sussistano le necessarie condizioni di sicurezza prima di percorrere l'itinerario.
Si parte dunque dal paese percorrendo la piccola strada asfaltata fino ad un ponte sulla Stura. Qui si può scegliere tra due varianti.
Rimanendo sulla sinistra orografica si percorre la strada di accesso al Piano. E' battuta, solitamente, da un gatto delle neve che facilita la progressione ma, invero, toglie anche un po' di soddisfazione nell'affondare nella neve fresca.
Sulla destra orografica (quindi la sinistra salendo), invece, la ciaspolata ha qualcosa di più "selvaggio" anche se pure questa traccia viene frequentemente battuta dalla motoslitta del rifugio. Sono tuttavia possibili, in particolare in discesa, alcuni tagli in neve fresca di grande soddisfazione, in particolare in corrispondenza di Bogone, antico alpeggio che segna sostanzialmente la mezza via.
Dal paese all'arrivo è la Bessanese, con la sua imponente sagoma (3601 mslm), a segnare il panorama: raggiunto il Pian della Mussa, invece, il quadro si fa più completo e sono svariate le cime rocciose che sovrastano l'escursionista. La più alta è la Uja di Ciamarella (3676 metri).
La fine delle fatiche "vere" è segnata dall'arrivo alla Cappella dei Bersaglieri oltre la quale si prosegue in piano per più di mezz'ora, passando per isolati casolari ed un paio di villaggi d'alpeggio, e si arriva ai piedi del rifugio Città di Ciriè (1856 mslm).
Un brevissimo strappo innalza di una trentina di metri fino alla porta del rifugio!
Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).
SUL WEB
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