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Il gruppo del Catinaccio (scorri la gallery!)
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La luna spunta dietro le Cigolade
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La traccia verso il rifugio Passo Principe
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Vista dal rifugio Passo Principe, a 2601 mslm: si volta lo sguardo verso la valle appena attraversata
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Conca del Gardeccia, ai piedi del Catinaccio, dalla strada innevata verso Pera
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Muncion, a dominio della media val di Fassa
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Alle porte della valle di Vajolet
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Catinaccio e Torri del Vajolet dai dintorni di passo Principe
Trentino

Valle di Vajolet

IN BREVE
Partenza: Muncion, 1550 mlsm circa, a poche centinaia di metri da Pera di Fassa. Con un po' di fortuna è possibile proseguire oltre e parcheggiare in corrispondenza di un parcheggio all'imbocco della vallata.
Arrivo: rifugio Gardeccia, 1948 mslm (tel. 0462/763152), generalmente aperto; oppure rifugi Preuss-Vajolet, 2245 mslm, chiusi; oppure rifugio Passo Principe, 2601 mslm (339/4327101), aperto solo quando il pericolo valanghe è pari o inferiore a 2, di solito da febbraio in avanti (2024: chiusura per ristrutturazione).
Tempi di percorrenza: due ore per il rifugio Gardeccia, un'altra ora per i rifugi Preuss e Vajolet. Un'ulteriore ora abbondante per il rifugio Passo Principe.
Difficoltà e pericoli: In generale sicuro fino al rifugio Gardeccia anche se si raccomanda comunque di valutare sempre i bollettini. Attenzione al proseguimento: intraprenderlo solo con condizioni di neve sicura ed assestata. Il rifugio Passo Principe, generalmente, apre per la stagione scialpinistica con pericolo valanghe inferiore a 2.
Con i bambini si può arrivare fino al rifugio Gardeccia e, se lo si è portato con sé in salita, si può scendere con lo slittino! I rifugi sono aperti e garantiscono un punto di ristoro, la salita non è troppo impegnativa anche se lunga.

La ciaspolata da Pera di Fassa (1400 mslm), o meglio dall'abitato di Muncion, al rifugio Vajolet è una progressiva “immersione” in uno dei contesti naturali più straordinari del mondo.
Dal fondovalle si prende quota addentrandosi tra le pareti verticali delle Dolomiti fino a giungere al cospetto del Catinaccio e delle Torri del Vajolet per uno spettacolo assoluto ed un panorama indimenticabile.
Si può partire dal fondovalle (qualora le strade siano difficilmente praticabili) oppure da Muncion (piccola borgata a 1550 metri di quota, dove la breve strada provinciale termina con un bell'affaccio sulla val di Fassa) o qualche centinaio di metri ancora più a monte, dove la strada viene chiusa al traffico veicolare (parcheggio con spazi limitati e pericolo di fondo ghiacciato).
L'itinerario da seguire è molto semplice: una via abbastanza battuta da scialpinisti, escursionisti e purtroppo da qualche motoslitta indica chiaramente la direzione da seguire. La neve è generalmente compatta, le pendenze sono davvero contenute: le ciaspole potrebbero risultare superflue.
Si può arrivare anche dal comprensorio sciistico di Ciampedie, facendo un percorso battuto (non provato direttamente dalla nostra redazione).
La distanza invece non è indifferente e può rendere pesante l'escursione per i meno allenati: chi, invece, è abituato a camminare raggiungerà il rifugio Gardeccia in circa 1h30'.
Solo oltre il rifugio Gardeccia (quota 1948 mslm) la pendenza si fa più sensibile ed anche la traccia cambia caratteristiche: non più una larga forestale battuta ma un sentiero più ripido (anche se mai proibitivo) e tortuoso che risale rapidamente i trecento metri di dislivello che separano dal rifugio Vajolet e dal rifugio Preuss (2243 metri di quota).
Attenzione al pericolo valanghe soprattutto oltre il rifugio Gardeccia: sono possibili scariche spontanee dai pendii verso ovest.
Solitamente a fine gennaio - e con pericolo valanghe inferiore a 2 - viene aperto il rifugio Passo Principe, a 2601 mslm, che rappresenta una piacevole ed impegnativa estensione della ciaspolata, fino ai piedi del Catinaccio di Antermoia. Quest'ultimo tragitto è emozionante e suggestivo, si svolge in un contesto ancora più selvaggio ed incantato dal candore della neve. I pendii verso ovest, tuttavia, devono essere valutati con attenzione al fine di evitare di rimanere coinvolti da scariche spontanee. Una volta giunti al passo, ed al rifugio, posti a 2601 metri di altitudine, lo sguardo abbraccerà anche il vallone che sale dalla val Ciamin ed il passo del Molignon.
La traccia oltre il rifugio Vajolet solitamente si discosta dal sentiero estivo proseguendo nel comodo fondovalle fino a guadagnare la base del valico dove si trova il rifugio Passo Principe al quale si perviene risalendo un impegnativo pendio, con più fatica. In condizioni di neve assestata non è infrequente trovare anche una traccia a mezza costa sul versante occidentale della valle (come premesso, i pendii vanno valutati con attenzione e questa traccia, che ricalca il sentiero estivo è da scartare se sussiste pericolo).

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K95 - Gruppo Sella), da usare esclusivamente come riferimento.
I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).

ciaspolata vajolet preuss passo principe

SUI LIBRI
Questo percorso è uno dei trentatrè itinerari più belli delle Alpi proposti dal libro "Ciaspole! L'inverno in neve fresca", disponibile cliccando sul sito www.vividolomiti.it oppure in libreria.
Non solo foto ed itinerari ma anche la possibilità di dialogare con l'autore per dettagli e curiosità sui percorsi proposti.

SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare le splendide montagne della val di Fassa.
- pedalate tra Catinaccio e Latemar, tra Sella e Marmolada;
- foto informazioni curiosità;
- passeggiate in montagna

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