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Il Pelmo da Mondeval (scorri la gallery!)
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La sagoma del Corvo Alto dalla forestale di partenza
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Verso la Croda da Lago
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Becco di Mezzodì
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Casera Mondeval de Sota
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verso la Marmolada
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Civetta
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Casera Mondeval de Sota
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Casera Mondeval de Sota
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Casera Mondeval de Sota
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Casera Mondeval de Sota
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Spunta il Becco di Mezzodì
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Tracciando in neve fresca, sorvegliati dal Civetta
Veneto

Mondeval

Partenza ed arrivo: da Palui (1475 mslm) alla Casera Mondeval de Sota (1914 mslm), de Sora (2158 mslm) o alla vetta del Mondeval (2455 mslm)
Tempo: 4 ore
Tipologia e difficoltà: lineare, E-WT3
Dislivello: 684 metri
Segnavia di riferimento: CAI 466

Questa bellissima escursione porta sui luoghi dove è stata rinvenuta l'importante e famosa sepoltura dell'Uomo di Mondeval, cacciatore vissuto circa 7500 anni fa, il cui scheletro e corredo funerario, perfettamente conservati, sono visitabili presso il Museo Civico Vittorino Cazzetta a Selva di Cadore.

La partenza dell'escursione si trova sulla sinistra della strada statale 251, nella zona dell'area pic-nic, in località ai Palui, a 1474 mslm, circa un chilometro dopo la frazione di Pescul o quattro chilometri a valle del passo Staulanza, nei pressi del ristorante Baita Alpina. Nei pressi si trovano sia una pista da fondo sia una traccia verso il rifugio Aquileia.
 
Da qui si prende il sentiero CAI 466 che sale nel bosco, fino ad arrivare in località Piera de l'Autà, in prossimità della centralina di rilevamento dell' Arpav a quota 1756 mslm. In questo punto, il percorso si ricongiunge con la traccia proveniente da Toffol, altra frazione che può essere scelta come punto di partenza senza che la ciaspolata cambi di molto.
Subito dopo la centralina si continua sulla destra per il sentiero 466 che inizia a salire tra i pascoli. Dapprima si passa per malga Mondeval di Sotto e poco più avanti si riattraversa il torrente Cordon. Da qui in avanti il percorso inizia a salire maggiormente lungo un irto versante fino ad arrivare alla casera di Mondeval de Sora, 2158 mslm, luogo del ritrovamento dell'Uomo di Mondeval e dove per chi ne avesse necessità si trova anche una baita ricovero. Attenzione, però: questi pendii sono da interpretare di volta in volta in quanto, specie dopo nevicate recenti, possono dare luogo a scariche spontanee. La loro pendenza richiede un'attenta valutazione del proprio passaggio anche se la nevicata è trascorsa da un po'.

L'itinerario è splendido, sia per gli scorci panoramici, sia per i luoghi ancora incontaminati e immersi nella quiete. Dalla conca di Mondeval de Sora si possono ammirare i Lastoi de Formin, la Croda da Lago e il Becco de Mezzodì. A breve distanza si stagliano nel cielo il Civetta e il Pelmo. Anche fermandosi alla Casera Mondeval de Sota, per eventuali motivi oggettivi, la soddisfazione è garantita: neve immacolata, boschi e vette dolomitiche a chiudere il panorama.

Per i più esperti ed allenati c'è la possibilità di proseguire fino alle cime Col Duro (2335 mslm) o Mondeval (2455 mslm): per questa seconda vetta è opportuno dirigersi verso forcella Giau e risalire poi il pendio dal versante più morbido. E' anche possibile attraversare tutta la zona di Mondeval de Sora ed arrivare fino al rifugio Città di Fiume (percorso molto lungo e da valutare nella discesa verso malga Prendera).

Clicca per aprire la mappa Kompass, da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale).

ciaspole mondeval

SUL WEB
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