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Verso l'Alpe Sennes (scorri la gallery!)
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Prima di Ra Stua si può passeggiare senza ciaspole
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Attorno a Ra Stua
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Casino di caccia
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Al rifugio Sennes, vista verso il Sorapiss
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Alpe Sennes
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Uno sguardo alla Croda Rossa
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Munt da Sennes: scenario nordico!
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Verso il Sass de Putia, sullo sfondo
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Croda Rossa, protagonista della ciaspolata
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Vetta del monte Picio
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Croda Rossa
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Vista sull'Alpe Sennes dall'alto
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Fodara Vdla
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Fodara Vdla
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Fodara Vdla e Croda Rossa
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Croda Rossa, protagonista della giornata
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A fine giornata, tramonto su Pelmo e Becco di Mezzodì
Veneto

Al rifugio Sennes .. ed oltre!

IN BREVE
Partenza: dintorni di Fiames, località Podestagno (primo tornante della strada verso Dobbiaco), circa 1400 mslm
Arrivo: rifugio Sennes o Munt da Sennes (2116 mslm oppure 2156 mslm)
Difficoltà e pericoli: percorso generalmente sicuro salvo nevicate recenti: verificare in loco
Tempo di percorrenza indicativo: 1h a Ra Stua, 1h30 a Sennes, 30'-40' a Munt da Sennes (chiuso)
Con i bambini si può senz'altro arrivare a Ra Stua, malga aperta circondata da radure dove giocare (attenzione solo al torrente). Sia i bambini nello zaino sia quelli che sanno già camminare sulla neve possono arrivare fino a questa prima tappa. Oltre, invece, la salita può risultare ripida per i bambini mentre chi sale nello zaino di mamma o papà potrà poi giocare nell'altopiano di Sennes e godere del rifugio aperto. Il giro completo può risultare invece troppo lungo sia per i genitori sia per i più piccoli (troppo tempo nello zaino!).
 

Ciaspolata impegnativa per la sua lunghezza ed anche per diversi tratti ripidi, in particolare arrivando a Ra Stua e nel tratto centrale della salita da Ra Stua al rifugio Sennes. La presenza di una tappa intermedia, però, apre le porte a tanti appassionati che, volendo, possono fermarsi o ripiegare su Ra Stua senza raggiungere il rifugio Sennes o senza completare il giro ad anello.

Si parte dai dintorni di Fiames, in corrispondenza del primo tornante della statale che porta a Dobbiaco (località Sant'Uberto o Podestagno, 1421 mslm). Si inizia a salire verso Ra Stua, percorrendo una ripida strada asfaltata, sperando sia già innevata: in tal caso la traccia sarà battuta dai mezzi di servizio della malga, aperta durante l'inverno. In assenza di neve, in questo tratto è bene fare attenzione alla possibilità di incontrare punti ghiacciati.
Su pendenze variabili, avvicinandosi talvolta alle cascate del Boite, si arriva ai 1696 mslm della baita Ra Stua, posta in una bella conca tra lariceti e prati.
Da qui la traccia prosegue su pendenze modeste fino ad un baito posto sulle rive del torrente: la traccia sarà presumibilmente battuta (il rifugio Sennes è spesso aperto in inverno e quindi raggiunto da mezzi motorizzati che segnano la pista di accesso) e quindi la progressione si rivelerà agevole.
Meno facile, tuttavia, sarà il tratto dopo il citato baito: le pendenze, infatti, letteralmente si impennano e mettono a dura prova la forma fisica di chi sta ciaspolando. E' un tratto breve, comunque: presto, infatti, il percorso si fa meno ripido e quasi in piano si raggiunge l'incantevole altopiano in cui è posto il rifugio Sennes (2116 mslm).
Il panorama è grandioso: in lontananza, verso est, il gruppo del Cristallo ed il Sorapiss; più vicina la Croda Rossa e, più verso nord, la Croda del Becco. Verso sud, le Dolomiti di Fanes.
Attorno al rifugio, invece, il panorama "tondeggiante" invita ad esplorazioni (ispirate dalla curiosità ma guidate dalla prudenza!) che possono portare fino al Munt da Sennes: lungo questa traccia il panorama si apre ulteriormente verso sud e verso ovest. Spicca il Sass de Putia in lontananza. Per arrivare al Munt da Sennes, o al Picio - l'elevazione caratterizzata da una croce posta proprio sopra il rifugio Sennes - è necessario lasciarsi alla sinistra il rifugio Sennes e proseguire verso ovest tra le tozze elevazioni facendosi guidare o dall'istinto o dalla traccia, talora battuta fino a breve distanza dal rifugio Munt da Sennes. Questa prosecuzione richiede esperienza!

In discesa si può - eventualmente e se possibile (verificare con i gestori del rifugio la frequentazione di questa variante altrimenti difficile da individuare) - passare dal Fodara Vdla e tornare al baito lungo la traccia 9.

Il ritorno, da lì, avviene poi per la via di salita.

Oppure si può scendere lungo il percorso di salita godendosi una bel panorama sulle vette che, in salita, erano rimaste alle spalle!

Clicca per aprire la mappa Kompass (stralcio da K55 - Cortina d'Ampezzo), da usare esclusivamente come riferimento. I percorsi invernali differiscono spesso da quelli estivi e vanno adattati alle condizioni oggettive (le mappe Kompass abitualmente indicano in azzurro la traccia invernale). In verde in alto a sinistra, rifugio Sennes, e vicino, in azzurro, il rifugio Fodara Vlda (per la variante di discesa). Centrale, evidenziata in giallo la malga Ra Stua.

ciaspole rifugio sennes da cortina

SUL WEB
E per quando la neve si scioglie.. su www.cicloweb.net trovi tante opportunità per camminare d'estate e pedalare tra sentieri, strade e piste ciclabili.
Qualche link per iniziare ad esplorare la montagna veneta, da Cortina d'Ampezzo al Cadore, da Sappada al Comelico, dal Civetta alle Tre Cime di Lavaredo
- pedalate in Veneto;
- foto informazioni curiosità sulla montagna veneta;
- passeggiate in montagna
 

UN'IDEA PER UN SOGGIORNO DI QUALITA': HOTEL MONTANA
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L'Hotel Montana è un meublé situato in posizione centralissima lungo l'isola pedonale di Corso Italia a Cortina d'Ampezzo vicino agli impianti di risalita ed ai maggiori impianti sportivi. L'albergo offre sala colazioni con vista sul corso, sala tv con videogiochi e videoteca. Dispone inoltre di parcheggio privato e di deposito sci attrezzato con tavolo per sciolinatura professionale.
L'Hotel Montana nasce come edificio intorno al 1927. Le prime grosse modifiche ed ampliamenti si hanno nel 1937, quando il fienile e la stalla che facevano parte della casa antistante, che funzionava come dipendenza dell' Hotel Cortina, vennero demoliti per ampliare notevolmente la dipendenza. Dal 1949, quando l'immobile iniziò a funzionare come Hotel Montana vennero eseguiti altri lavori. Gestito fino al 1989 dalla famiglia Apollonio, da circa trent'anni è passato alla famiglia Lorenzi.
Oggi conta 45 posti letto distribuiti in 30 camere, ciascuna con bagno privato, telefono con chiamata diretta e televisione. Ricche colazioni sono servite a buffet o direttamente in camera con il nostro curato room-services.
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