Tre cime in Trentino per la terza puntata: protagoniste, le Pale di San Martino
L'appuntamento del venerdì con la "ciaspolata ambiziosa" è giunto alla terza puntata. E tre è anche il numero delle mete che desideriamo portare all'attenzione di chi vuole chiedere di più alle sue ciaspolate.
Fatte salve tutte le premesse del caso (attrezzatura ed allenamento idonei, situazione nivo-meteo ideale) le destinazioni che suggeriamo sono tre panoramiche vette trentine, affacciate sulle Pale di San Martino ma aperte anche verso la Marmolada, il Sassolungo ed il Sassopiatto, la Roda di Vael ed il Lagorai.
Parliamo di:
- Colbriccon Piccolo
- cima Bocche
- cima Juribrutto
(cliccando sul nome della vetta si apre la nostra pagina dedicata)
Sono tre ciaspolate impegnative, con dislivello non indifferente: circa mille metri per le prime due, ottocento metri scarsi per la terza. Si snodano tutte a breve distanza l'una dell'altra, in quell'angolo di Trentino dove le valli di Fiemme e Fassa, il Primiero e la veneta valle del Biois arrivano a sfiorarsi: il punto di partenza, infatti, è la statale verso passo Valles per cima Bocche e Juribrutto; la statale del passo Rolle per la salita al Colbriccon Piccolo.
L'affaccio, come detto, più immediato è sulle vicine Pale di San Martino ma guadagnando quota il panorama si apre abbracciando le Dolomiti a media distanza e innumerevoli vette più lontane verso ovest e verso nord.
Verso sud, invece, lo sguardo è chiuso dalla selvaggia catena del Lagorai.
Perché farle? Per i panorami, senza dubbio, ma anche per le divertenti discese offerte dai pendii percorsi in salita.
I punti critici? Rimandando alle singole pagine per i dettagli, segnaliamo in particolare il canalone sopra malga Colbriccon per la ciaspolata alla vetta del Piccolo Colbriccon, da non confondere con il Colbriccon, ed un passaggio più ripido durante l'ascesa a cima Juribrutto, poco dopo la risalita di un canalino. Qui si rimanda alla capacità personale di valutazione della neve.
Tutte le tre vette sono caratterizzate da un pendio sommitale non eccessivamente ripido (quindi generalmente meno esposto al rischio di valanghe) ma estremamente panoramico.
Attenzione! Non esistono rifugi o ristori lungo tutto lo sviluppo delle tre ciaspolate. Ed anche rientrati alla partenza bisognerà spostarsi verso i due valichi o scendere a valle prima di incontrare un bar.